Lo zinco è, dopo il ferro, uno dei componenti essenziali del nostro organismo, di conseguenza non è considerato in presenza percentuale ma come un vero e proprio “mattone” fisso del corpo umano.
Questo minerale essenziale è indispensabile per il normale assorbimento delle vitamine, in particolare di quelle del complesso B, dei carboidrati e del fosforo.
È elemento basilare di almeno 25 enzimi preposti alla digestione e alla respirazione cellulare.
È inoltre un componente dell’insulina, e degli enzimi necessari per lo smaltimento dell’alcool nel sangue.
Un’altra azione dello zinco è il favorire la rimarginazione cellulare in caso di ferite o ustioni.
Tuttavia, il ruolo più importante dello zinco è nella crescita.
È infatti il minerale responsabile della maturazione sessuale, della crescita degli organi riproduttivi e della sintesi dell’acido nucleico e del DNA, per la formazione delle proteine all’interno delle cellule e per la trasmissione dei caratteri ereditari.
È inoltre indispensabile per il buon andamento della gravidanza, specie se la mamma è in età avanzata, e sembra che una corretta assunzione di questo minerale eviti il prolungarsi delle nausee mattutine e sia essenziale per un corretto sviluppo del feto, soprattutto per la parte neurologica.
Lo zinco è presente in pochi alimenti, soprattutto in quelli naturali e da agricoltura biologica.
Ne sono ricchi i cereali integrali, il lievito di birra, la crusca e i semi di zucca.
Un’altra fonte privilegiata di zinco sono i molluschi marini, in particolare le cozze e il polpo.
Lo zinco viene stoccato soprattutto nel fegato e nel pancreas, tuttavia vi sono altri depositi periferici nei reni, nelle ossa e in alcuni dei muscoli volontari come il quadricipite cosciale.
Questo minerale viene assorbito nelle quantità necessarie all’organismo e l’eccesso viene eliminato automaticamente con le urine, tuttavia un eccesso di zinco nel sangue può essere provocato da insufficienza renale.
Anche i pazienti diabetici devono fare attenzione ai livelli di zinco nel sangue, una regolare assunzione del minerale aiuta a diminuire sensibilmente le dosi di insulina.
I sintomi da avvelenamento da zinco sono di solito vomito e diarrea, associati ad orinazione dolorosa.
Troppo zinco nel sangue causa perdite di ferro nel fegato, e l’urina può colorarsi di rosso.
Fattori che possono comprometterne l’assorbimento e l’approvvigionamento sono una dieta poco bilanciata e/o troppo ricca in calcio.
Se il consumo di calcio non può essere ridotto, quello di zinco va aumentato, anche con l’ausilio di integratori.
Altro fattore che può incidere sul buon metabolismo dello zinco è l’abuso di alcool, che spinge lo zinco fuori dai depositi epatici e lo disperde nel sangue, causandone l’eliminazione con le urine.
Sintomi da carenza di zinco sono cattiva rimarginazione e cicatrizzazione delle ferite, smagliature nella pelle e chiazze bianche sulle unghie, capelli fragili, cattiva pigmentazione dei tessuti e dei capelli, maggior esposizione alle infezioni e alle ferite, perdita di sensibilità sensoriale, stanchezza, perdita dell’appetito, tendenza agli svenimenti.
La comparsa repentina di ematomi è indice di una carenza di zinco.
Altre conseguenze della carenza di zinco sono ritardi nella crescita e nella maturazione sessuale, impotenza giovanile, mestruazioni tardive e irregolari, dolori ossei nel periodo dello sviluppo, ritardi nell’apprendimento in età scolare.
Casi estremi di carenza da zinco portano conseguenze quali nanismo e sterilità, inoltre è accertato che una carenza prolungata di questo minerale esponga le cellule al cancro, in particolare alla prostata.
Un’eccessiva eliminazione di zinco nelle urine può essere il primo indizio dello svilupparsi di una leucemia.
L’assunzione maggiorata di questo minerale spesso infatti dà sollievo ai pazienti leucemici o affetti da morbo di Hodgkin.
Lo zinco è stato utilizzato con successo nella prevenzione e nella cura delle sterilità. Le donne che assumono contraccettivi orali a volte vanno incontro ad un eccessiva eliminazione di questo minerale. Si consiglia anche in questo caso l’utilizzo di integratori alimentari.
Layla Benazzi
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Lo zinco è, dopo il ferro, uno dei componenti essenziali del nostro organismo, di conseguenza non è considerato in presenza percentuale ma come un vero e proprio “mattone” fisso del corpo umano.
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Lo iodio. -
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